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Home Frodi fiscali Inchiesta calcio: dov'è la frode?
Inchiesta calcio: dov'è la frode? PDF Stampa E-mail
Scritto da Raffaello Lupi   
Mercoledì 27 Gennaio 2016 06:48

Nella confusione sulla determinazione dei tributi ognuno sembra mettere del suo per salvare la patria, con qualche inchiesta ogni tanto, che poi inevitabilmente finisce in una bolla di sapone, in quanto il problema dell'evasione fiscale riguarda

quello che accade sottobanco, sotto la superficie, che però è difficile da trovare.  

Si ripiega allora sulla qualificazione giuridica di quello che è "in superficie" come i pagamenti dei procuratori sportivi dei calciatori, il cui costo secondo la procura di Napoli sarebbe stato  indebitamente accollato alle società di calcio, mentre il procuratore lavora per il calciatore. Quindi la fattura del procuratore alla società di calcio, sarebbe fittizia, in quanto il cliente vero della società di calcio sarebbe il giocatore. Noi pensavamo che la fittizietà delle fatture fosse una questione di fatto, dove si scopriva che il documento era del tutto inventato, all'insaputa del fornitore, oppure era stato manipolato, maggiorando le cifre. Invece no, abbiamo l'immaginifica fattura fittizia per questioni di diritto, dove chi ha ricevuto il pagamento ha emesso la fattura, che però avrebbe dovuto essere intestata a un beneficiario effettivo della prestazione differente. Un pò come se fosse falsa la fattura che la clinica intesta a me perchè pago la clinica in cui si è curato un mio parente. A parte questa trasparenza, che già eliminerebbe il reato tributario, è del tutto normale che siano le società a pagare i procuratori sportivi, oppure è incostituzionale, per violazione del principio di capacità contributiva, il divieto ai lavoratori dipendenti (calciatori compresi) di dedurre spese di produzione di reddito. Questo divieto, infatti, poggia sul presupposto che le spese siano pagate da altri, oppure siano spese di consumo del dipendente, come sarebbe la casa del calciatore argentino per abitare a Napoli, il  cui pagamento da parte del club sarebbe reddito del calciatore. Il pagamento del procuratore, invece, è una spesa della società di calcio, perchè non riguarda la sfera personale del calciatore, ma la produzione del suo reddito. E' una spesa "business to business" e non business to consumer, e del resto mai si è visto che provvigioni per piazzare un dipendente, dal lavoratore temporaneo al manager della multinazionale, siano pagate dal dipendente. Anche se l'intermediario lavora per il dipendente, viene pagato solo quando trova un datore di lavoro e per quello che riesce a ottenere dal datore di lavoro. Esattamente come le agenzie immobiliari che promettono una provvigione solo a carico del compratore degli immobili, e solo quando l'affare è andato a buon fine. Il resto della frode può essere solo relativo a mediatori che hanno utilizzato soggetti interposti per fatturare  quanto loro spettante. Questa è frode, ma anche ordinaria amministrazione, che riguarda solo marginalmente le società di calcio, specie qualora nella fattura sia specificato che si tratta della prestazione relativa a uno specifico mediatore, cui la frode casomai si riferisce.  

 

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