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Una teoria per i tributaristi

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Home Tassazione societaria imposte volontarie e costo storico
imposte volontarie e costo storico PDF Stampa E-mail
Tassazione societaria
Scritto da mauro franchi   
Domenica 03 Gennaio 2010 13:08
Abbiamo da sempre studiato che il criterio del costo storico appartiene ai capisaldi che informano il TUIR in generale, sia da un
punto di vista civilistico (per le regole bilancistiche) che fiscale.Questa chiave di lettura, oggi, mi pare di poter concludere, non
rispecchia più la realtà dei fatti. Anche la finanziaria 2010 proroga,per l'ennesima volta, i vari provvedimenti di rivalutazione di inizio anni 2000 (in particolare per terreni e partecipazioni), senza parlare
poi delle "rivalutazioni", ormai introdotte a regime, già da due anni, per conferimenti, fusioni e scissioni. E non si dimentichi, nemmeno,
il riallineamento dei valori riguardanti i bilanci dei soggetti IAS. Il tutto ovviamente mediante tassazione premiale
"dell'annullamento", medianto incremento dei costi, delle plusvalenze latenti. Lo
"strano" è il constatare che queste operazioni si sono radicate a livello
tributario proprio nel momento in cui i loro presupposti
"scientifici", cioè concettuali (cioè la loro giustificazione logica) sono venuti meno: infatti, periodi di forte inflazione,
fortunatamente, non si sono più verificati da quando i vari stati
europei hanno stretto il sodalizio relativo alla moneta unica. Quindi,
l'unica spiegazione logica è quella relativa a manovre di
"drenaggio fiscale", che trovano una giustificazione, più che di coerenza di
sistema, (salvo che per i provvedimenti di inizio anni 2000) nelle
esigenze incamerare entrate da parte dell'erario, senza contraccolpi sociali, senza lamentele in termini di buonsenso, ma attraverso "tassazioni volontarie", che trattiamo spesso su dialoghi. Occorrerà, perciò, cercare di capire se tutto questo potrà avere un effetto di
"trascinamento" o "condizionamento" sul resto del
sistema fiscale, a partire dal reddito d'impresa, con particolare riguardo al regime
delle c.d. operazioni straordinarie. Speriamo cioè che gli arbitraggi, previsti e voluti dal sistema,  tra imposta volontaria presente e risparmi futuri,  non vengano tacciati di abuso del diritto da parte di controlli troppo sbilanciati sul regime giuridico di vicende palesi.

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