Ha senso parlare di "legalità" per la corruzione? |
Sanzioni | |||
Scritto da Raffaello Lupi | |||
Giovedì 28 Marzo 2013 07:34 | |||
La nuova legge anticorruzione sembra per certi versi essere una legge "pro corruzione" in tutte le aree della pubblica amministrazione, in cui sono diffusissimi comportamenti illeciti , ma generalmente tollerati, e comunemente posti in essere. Banalmente, se tutti nascondono ricchezza al fisco, e i finanzieri promettono "accertamenti inferiori" a quelli che sarebbero stati emessi "senza corruzione", questa è "corruzione bella e buona", anzi peggio. Come quella del pubblico ufficiale che ferma la macchina per eccesso di velocità e poi la lascia andare per 200 euro. Tutte le volte che il pubblico ufficiale "vende la funzione" , la corruzione si chiama induzione? C'è molta strada da fare rispetto alla cronaca di questa sentenza , riportata dal 24 ore, e forse era meglio , anzichè una riforma globale per motivi comunicazional-mediatici, aggiustare l'assetto precedente. C'è una parola che dovrebbe essere vietato non tanto pronunciare, quanto usare per il marketing politico, cioè "riforme". Un tempo era un esorcismo per allontanare lo spettro della rivoluzione, che adesso è finito. Quindi diciamo "miglioramenti", che non pare proprio ci siano stati nel caso della corruzione, di cui restano tutti da inventare gli aspetti più delicati (vedi alla fine dell'articolo) come scrivevamo in questo vecchio post sugli usa ed in questo sulla relativa mitezza delle condanne e la tendenza ambientale a far fiinta di non vedere. Invece la lotta alla corruzione è il presupposto per la richiesta delle imposte dove le aziende non arrivano. E per la corruzione è proprio il caso di parlare di "lotta" , molto più a proposito di quanto si dica "lotta all'evasione".
Il Sole-24 Ore - 2013-03-28 - Pag. 19 L'atto minacciato è legale? Il reato è di «induzione» Giovanni Negri MILANO
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